L’evoluzione delle Architetture Enterprise

Il ruolo chiave dell’architettura dei sistemi informativi nei processi di trasformazione digitale delle aziende.

L’ architettura è un nodo centrale per le aziende, per poter abilitare la trasformazione digitale. Ambito sul quale le organizzazioni stanno investendo molto.

In nuovi trend tecnologici, che la trasformazione digitale impone di seguire, aumentano la complessità e l’eterogeneità del parco applicativo delle aziende. E con l’aumento di questa complessità aumenta quindi sempre di più l’importanza di scelte architetturali adeguate.

Obiettivi di un’architettura enterprise

Quali sono dunque le motivazioni per cui le aziende investono nell’enterprise architecture? Quali obiettivi vogliono perseguire?

  • Flessibilità – se le aziende voglio fare digital trasformation, devono essere agili. Devono poter realizzare progetti con un ritmo completamente diverso rispetto al passato. Se però i sistemi e le architetture su cui lavorano non garantiscono questa flessibilità, falliranno: non basta cambiare il modo di gestire progetti, ci vuole una struttura adeguata che ne permetta la realizzazione.
  • Controllo – negli anni le aziende hanno ampliato l’insieme dei loro portafogli applicativi, necessitano dunque di un’architettura che ne consenta un controllo ed una gestione coerente.
  • Riduzione della complessità – un indirizzo strategico e fondamentale delle architetture enterprise è la riduzione di complessità delle applicazioni, dei processi e delle infrastrutture.
  • Abilitante per ridurre i costi di gestione IT – evita un’esplosione proporzionale al numero di applicazioni dei costi di gestione operativa che hanno un’incidenza rilevante nel budget delle aziende.
  • Abilitare la conoscenza e la diffusione delle nuove tecnologie – L’architettura costituisce il punto principale da cui partono le iniziative di studio e sperimentazione delle nuove tecnologie applicate ai processi di business aziendali.

I problemi architetturali delle aziende

Quali sono nel concreto i problemi architetturali che oggi le aziende affrontano?

  • Complessità di gestione delle integrazioni tra le diverse applicazioni e la gestione dell’eterogeneità tecnologica sono tra i principali obiettivi delle architetture. Al crescere  dell’eterogeneità delle soluzioni tecnologiche infatti corrisponde una maggiore complessità nell’integrazione tra i diversi sistemi.
    Una stratificazione ed un accumulo di soluzioni tecnologiche completamente diverse per la gestione di applicazioni isolate che devono rispondere a requisiti di interconnessione e condivisione delle logiche con altre applicazioni. L’inserimento nella mappa applicativa aziendale di soluzioni in cloud (SaaS) e l’adozione di architetture distribuite fanno sì che il sistema informativo non sia più concentrato in un solo data center.  La scelta architetturale con standard e sistemi di integrazione adeguati diventa un elemento strategico.
  • Duplicazione funzionale delle applicazioni – l’eterogeneità tecnologica comporta che a volte nel parco applicativo aziendale convivino sistemi con funzioni simili o equivalenti, solitamente utilizzati in modalità disgiunta da business units diverse. La duplicazione porta a pericolose ridondanze delle logiche con il rischio di avere nel tempo scollamenti che portano a risultati divergenti e ad una crescita dei costi di gestione.
  • Mancanza di unicità del dato – la scarsa integrazione porta a duplicazioni dei dati con flussi di scambio tra i sistemi.
    Nel tempo si perde l’ownership del dato attingendo spesso alle informazioni da copie che non ne garantiscono l’aggiornamento in real time causando problemi di qualità dell’informazione e ad un maggiore costo di gestione delle integrazioni.
  • Scarso controllo qualitativo sui dati raccolti – I dati sono il nuovo petrolio del digitale. Le sorgenti sempre più eterogenee confluiscono in un unico sistema informativo che necessita di un controllo di qualità efficace per generarne valore effettivo. Questo richiede nuove competenze ed una maggiore interazione tra le funzioni IT e il business.

Le resistenze ad una corretta implementazione architetturale

Quali sono le resistenze che la gestione di architetture enterprise deve affrontare?

  • Ridotto commitment del management – ci possono essere vincoli legati al commitment del management che richiede flessibilità e velocità nella gestione delle iniziative IT, ma non comprende la necessità di finanziare l’aggiornamento del parco infrastrutturale che ne consenta l’attuazione
  • Mancanza budget – le aziende stanno investendo sull’architettura dei sistemi ma in modo insufficiente: spesso le aziende hanno un pregresso strutturale da smaltire e da riorganizzare davvero importante.
  • Mancano competenze – anche all’interno dell’IT stesso delle aziende spesso c’è un problema di mancanza di competenze di governance architetturale del proprio sistema informativo. In azienda sono presenti risorse con buone competenze tecniche di dettaglio che necessitano però di formazione sulle nuove tecnologie e di acquisire le metodologie per la gestione delle nuove infrastrutture.
  • Resistenze dei team di progetto –  che a volte vogliono maggiore libertà di scelta, vogliono poter innovare in modo proprio, oppure sono ancorate a vecchie modalità di lavoro. Sono state abituate a lavorare su sistemi legacy tradizionali e fanno fatica a convertirsi ad un nuovo modus operandi su nuove architetture e soluzioni tecnologiche.

Conclusioni

Nell’era della digital transformation è necessario cambiare approccio nella progettazione delle architetture dei sistemi informativi.

Servono competenze per poter abilitare e governare ambienti, soluzioni e piattaforme applicative eterogenei.

Le sfide interne di cambiamento culturale coinvolgono le funzioni di business e le funzioni IT che devono strutturare una maggiore interazione per innovare assieme processi ed infrastrutture tecnologiche con un approccio agile e flessibile.

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