BlockChain

Blockchain: una bolla di sapone o una fiamma rivoluzionaria?

La tecnologia blockchain, alla base di bitcoin e criptovalute, ha iniziato ad avere sviluppi anche al di fuori dei servizi finanziari e delle industrie bancarie. Ma è una tecnologia realmente disruptive?

La blockchain, è uno dei trend tecnologici che sta riscuotendo un grande interesse a livello globale. Molte imprese e startup stanno investendo in progetti pilota ed in sviluppo di applicazioni reali basate su questa tecnologia, anche al di fuori dell’ambito finanziario/bancario che ha visto la sua prima applicazione con Bitcoin e criptovalute.
Una criptovaluta è una moneta digitale decentralizzata, basata su tecnologia blockchain che utilizza tecniche crittografiche per garantire la sicurezza degli scambi tra utenti. Il Bitcoin, la più conosciuta ed utilizzata, rappresenta 42% dell’intera capitalizzazione delle criptovalute, il resto è coperto da oltre 900 altri tipi di criptovalute.

Per comprendere le potenzialità dell’impiego della blockchain è importante capire innanzitutto cosa la renda così rivoluzionaria. La blockchain è una tecnologia che estende l’ambito della distribuzione dei dati con l’inclusione di transazioni e registri digitali. 

La blockchain rientra infatti nella famiglia più ampia di Distributed Ledger Technology (DLT) ossia quei sistemi che permettono ai nodi di una rete di raggiungere il consenso sulle modifiche di un registro distribuito in assenza di un ente centrale certificatore.

In un sistema di transazioni tradizionale, la proprietà del registro è di un unico ente centrale che lo condivide solo con terze parti di fiducia (trusted third parties). Nelle transazioni bancarie tradizionali per esempio, il registro di certificazione delle transazioni è in mano alla banca. Se ad esempio dobbiamo pagare la fattura di un nostro fornitore F, con il denaro del nostro conto depositato presso la banca B, la banca B (ente centrale garante della sicurezza delle transazioni finanziarie) comunicherà alla società F che abbiamo i fondi e che verranno trasferiti dalla banca B alla banca della società F.

Il sistema blockchain invece distribuisce un record di transazioni ad una rete con dei nodi tra di loro interconnessi (dispositivi abilitati a Internet che eseguono software blockchain), che possono modificare il registro. Il registro distribuito in assenza di fiducia è strutturato come una catena di blocchi contenenti transazioni. Il consenso alle modifiche sul registro si attiva da parte di un comitato (i nodi coinvolti all’interno della catena o della rete) che utilizza sistemi di algoritmi e regole crittografiche per mantenere sicuri i dati ed il processo di validazione. Una volta che un blocco (elemento della catena) viene aggiunto alla blockchain, diventa permanente e non può essere mai modificato o cancellato.

La possibilità di avere delle transazioni certificate in modo distribuito, ed ordinate cronologicamente in modo permanente in un registro facilmente consultabile e verificabile, un vantaggio che applicazioni blockchain possono portare per il superamento di problematiche e sviluppo di idee innovative in diversi settori. Vediamone alcune implementazioni.

Gestione della Supply Chain e monitoraggio dei beni

Con la tecnologia blockchain, le transazioni possono essere documentate in un registro decentralizzato permanente e monitorate in modo sicuro e trasparente. Ciò può ridurre notevolmente i ritardi di tempo e gli errori umani. Può garantire per esempio la condivisione sicura di processi aziendali (contratti, certificazioni etc…) tra aziende e partner/fornitori in modo crittografato. Può anche essere utilizzata per tracciare e rintracciare accuratamente i prodotti dall’origine al mercato. Un enorme vantaggio per esempio per i sistemi di controllo della filiera alimentare, che in caso di non conformità o di contaminazioni alimentari riuscirebbe a rintracciare rapidamente le origini delle contaminazioni e tutti i prodotti contaminati già immessi sul mercato. Carrefour ha lanciato quest’anno un progetto blockchain per la tracciabilità alimentare in Europa, che verrà rilasciato in test a settembre sulla filiera del pollo allevato all’aperto e senza antibiotici.

Ma ci sono applicazioni della blockchain anche per il monitoraggio di costi, manodopera e persino rifiuti ed emissioni in ogni punto della catena di approvvigionamento. Il suo utilizzo risulta utile anche per certificare l’autenticità e la provenienza di materie prime e prodotti di lusso prevenendo possibili frodi.

Analisi predittive

Un altro interessante utilizzo della blockchain è nell’ambito analitico in cui questa nuova tecnologia potrebbe stravolgere completamente l’approccio alla ricerca, analisi e previsioni. Iniziano a vedersi online le prime piattaforme create per generare mercati di previsione decentralizzati globali: ne è un esempio Augur , piattaforma di previsione open-source decentralizzata peer-to-peer oracle basata su Ethereum blockchain. La tecnologia blockchain su queste piattaforme viene utilizzata per posizionare e monitorare scommesse in diversi ambiti, dal finanziario allo sport, in modo decentralizzato. Con un algoritmo basato sul concetto di “wisdom of crowds” (saggezza della folla), Augur raccogliere i dati generati dai device e dagli utenti per analizzarli, confrontarli con le informazioni di contesto e creare modelli previsionali.

Networking ed IoT

IBM e Samsung stanno lavorando insieme ad un sistema ADEPT (Autonomous Decentralized Peer-to-Peer Telemetry), che creerà una rete decentralizzata di dispositivi IoT basata su tre protocolli open source: Telehash per la messaggistica, BitTorrent per il file sharing ed Ethereum, protocollo Blockchain, per funzioni di coordinamento dei device (come per esempio la registrazione, l’autenticazione e la gestione delle regole per l’avvio delle operazioni, etc…). I dispositivi saranno in grado di comunicare tra loro direttamente per aggiornare il software, gestire i bug e monitorare l’utilizzo di energia.

Settore immobiliare

L’introduzione di smart contracts per la blockchain è un’opportunità di scambio digitale sicuro per  beni di alto valore come gli immobili. Le applicazioni e i servizi immobiliari sono spesso limitati a collegare acquirenti e venditori. Gran parte del processo si basa ancora su transazioni faccia a faccia e terze parti come broker, banche, avvocati e notai. Ci sono startup che stanno lavorando alla definizione il trading immobiliare tramite applicazioni blockchain. Le implementazioni di  smart contracts sono ancora immature e dunque potenzialmente rischiose.

Nell’ambito del settore immobiliare anche alcuni governi stanno sperimentando la tecnologia blockchain. La Svezia, ad esempio, sta attualmente testando la blockchain per il suo catasto.

Blockchain e sicurezza … c’è ancora un po’ di strada da fare

Anche se una delle caratteristiche della blockchain è l’elevato grado di sicurezza, si sono verificati alcuni attacchi hacker che hanno riportato l’attenzione sul tema.

Accanto a ciò in Europa, con l’introduzione del regolamento GDPR, si inizia ad aprire la discussione di come conciliare l’utilizzo di questa tecnologia con le indicazioni della nuova legislazione in materia di dati personali.

Indubbiamente la blockchain permette di tracciare il modo chiaro il percorso dei dati lungo tutte le transazioni che vengono distribuite. Inoltre il sistema crittografico è in grado di garantire la riservatezza dei dati. Tuttavia ci sono diverse incompatibilità. Per esempio l’impossibilità di modificare o eliminare i dati dal registro non consentirebbe la cancellazione totale dei dati qualora il cittadino europeo ne faccia espressa richiesta, come richiesto dalla legge.  Oppure la difficoltà all’interno di una blockchain che tratti transazioni distribuite a livello globale ad identificare le pertinenze giuridiche e le rispettive restrizioni di eventuali attori (nodi) europei.

Il dibattito su questo fronte è molto acceso ed è forse il motivo principale per cui in Europa applicazioni come gli smart contracts faticano a prendere piede.

La miccia è accesa

Gartner Hype Cycle For Emerging Technologies 2017

Anche se Gartner posiziona la blockchain nella fase discendente dell’hype cycle 2017, ovvero in una fase di disillusione nei confronti di questa tecnologia, non si tratta sicuramente di una bolla di sapone che si sta dissolvendo. Tutt’altro!  Da quanto abbiamo visto è evidente che non è tanto la tecnologia in sé la chiave di volta, ma le applicazioni che su questa si possono applicare.

Gartner stessa nell’articolo “Digital Disruption Profile: Blockchain’s Radical Promise Spans Business and Society” dichiara che le tecnologie blockchain promettono nuovi modelli economici, aziendali, sociali e tecnologici che possono avere un impatto pervasivo sul business e sulla società. E’ ritenuta una tecnologia ancora immatura, ma in fortissima crescita.

Secondo uno studio presentato al World Economic Forum nel 2027 il 10% del PIL mondiale sarà generato da attività e servizi erogati tramite blockchain.

Se il tuo settore si occupa di dati o transazioni di qualsiasi tipo, probabilmente è un campo in cui l’introduzione della tecnologia blockchain potrebbe portare a svariati vantaggi.

Come ZeraTech può aiutarti:

Esistono diversi modi di sfruttare una blockchain: oltre alla relazione di blockchain private, c’è la possibilità di realizzare blockchain e DApps su piattaforme pubbliche, oppure la possibilità di fare Sidechain (scrivere soltanto alcune informazioni sulla blockchain), o la possibilità di prendere blockchain esistenti e creare delle Fork (ovvero delle modifiche che vanno a cambiare la blockchain partendo da una blockchain esistente) oppure Notarization (registrare dei dati su blockchain pubbliche che sono già esistenti e funzionanti).

E’ uno spazio aperto in cui le opportunità sono davvero molte, contattaci e ti aiuteremo ad individuare e realizzare le applicazioni blockchain che possono generare reale valore per il tuo business.

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